Oggi siamo stati a visitare uno dei bunker che si trovano presso Ponte Galeria ad una dozzina di chilometri da Fiumicino e a meno di 25 km dal Roma.
All’epoca della Seconda guerra mondiale la stazione ferroviaria era all’incrocio tra la linea Roma-Fiumicino e la dorsale tirrenica che univa Roma con Genova attraversando la Toscana.
La costruzione del Caposaldo risale al 1942, composto da trenta postazioni e diviso in tre settori: Muratella, Ponte Galeria e Vescovali.
La loro funzione era quella di controllare il nodo ferroviario e stradale e di impedire (o rallentare) i movimenti verso Roma di eventuali nemici sbarcati nel mare di Fiumicino, intenzionati a risalire lungo la sponda destra del Tevere.
La nostra gita inizia alle spalle del centro commerciale Commercity, in via Vescovali, parcheggiando nei pressi dell’Impianto irriguo Ponte Galeria, ormai abbandonato, dei grossi blocchi di cemento impediscono il passaggio delle auto.
Seguiamo il sentiero, oltrepassando un vecchio cancello di metallo e saliamo sull’argine del tevere, un cartello ci ricorda che ci troviamo lungo la futura Ciclovia del Tevere, mantenuta in ordine da un gruppo di attivi volontari, innamorati del, come una volta veniva chiamato, “Biondo Tevere”.
Proseguendo quindi verso Roma, qualche centinaio di metri, superato l’impianto abbandonato, a sinistra tra le canne si intravede il buker, facilmente raggiungibile, bisogna però fare molta attenzione, perché pochi metri dentro il canneto, la vegetazione nasconde la buca di ingresso.
Dopo aver ammirato l’esterno dell’antica struttura, indossiamo le nostre luci frontali ed entriamo comodamete nella buca, scendiamo più in basso tramite delle comode scalette, pochi metri e risaliamo fin dentro la postazione, affacciandoci dalle feritoie in cui una volta erano collocate le mitragliatrici.
Siamo giunti fin qui non solo per scoprire un pezzo della nostra storia recente, ma anche per cercare il tesoro…..
Ah ah ah, niente oro, solo del sano e divertente GEOCACHING.
Bene per oggi basta, siamo soddifatti, possiamo rientrare non prima però di aver gustato un buon gelato artigianale.
Buona vita a tutti.
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